Colaldi Agostino
Questo sconosciuto
cittadino è stato portato alla luce in una relazione fatta
durante la settimana dei Beni Culturali ed Ambientali (27 settembre
- 4 ottobre 198 1 ) dal Dott. Loris Brucchietti.
Il relatore aveva così esordito : "In un documento
reatino del 1549 compare per la prima volta il nome di Agostino
(di) Coletta di Cittaducale, socio di Antonio Blado in occasione
della stampa degli Statuti di Rieti" ......
È nostra convinzione che Agostino (di) Coletta non sia
altro che il nome usato da Agostino Colaldi nel primo periodo
della sua attività e che, raggiunta una certa notorietà,
il rozzo patronimico di Coletta si sia trasformato nel più
armonioso e classico Colaldi (Cola di Aldo).
È noto che
Antonio Blado, dopo alcuni anni di relativa oscurità, a
Roma era divenuto famoso ed era stato nominato stampatore della
Reverenda Camera Apostolica (1530).
Il Colaldi, sotto la guida
e per conto di Antonio Blado stampò e collaborò
alla stampa di opere importanti. Il suo nome, noto ai bibliofili
è stato sempre ignorato dagli scrittori di cose locali.