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Si distende ai piedi di M. Navegna (m. 1506),
una montagna coperta di boschi che separa la valle del Salto
da quella del Turano ed è caratterizzato dalla presenza
sulle sue rive di antichi paesi e castelli che si specchiano
nelle limpide acque.
A metà del lago si fronteggiano, il primo su una
penisola e l'altro su un cocuzzolo roccioso, i due centri
abitati di Colle di Tora e di Castel di Tora, il cui nome
ricorda l'antica città sabino-romana di Thiora.
Castel di Tora, di aspetto medievale, è dominato
dalla torre dell'antico castello.
Nella chiesa parrocchiale si conserva una pregevole tela
cinquecentesca.
Di fronte al paese, su una penisoletta, si erge per più
di cento metri sul livello del lago un'altura rocciosa di
forma conica, dominata dal ruderi dei castello del Drago,
al piedi dei quale sono visibili i resti dell'antico paese
di Antuni.
Più a monte, sempre sul versante di destra dei lago,
sul due lati di un selvaggio vallone, si fronteggiano due
paesetti aggrappati alle pendici rocciose: Ascrea e Paganico.
I centri più importanti nelle vicinanze del Lago
del Turano sono Rocca Simbalda e Collalto Sabino.
Rocca Simbalda, dominata dal famoso castello cinquecentesco,
sorge su uno sperone roccioso che sbarra la valle del Turano
alcuni chilometri a valle della diga.
Collalto Sabino, anch'esso rinomato luogo di villeggiatura,
vanta un castello del XV secolo e un vicino convento di
San Francesco.
Da Rocca Simbalda si consiglia la traversata panoramica
al Lago del Salto attraverso la dorsale del M. Navegna,
passando per Longone, Vallecupola e Varco Sabino (una trentina
di chilometri di cui 3 di strada non asfaltata).
Un'altra strada da cui si godono splendide vedute sul Terminillo,
sul Monte Velino e sulle montagne e colline degradanti verso
Roma, è quella che unisce Rieti a Longone.
Può essere percorsa come variante per raggiungere
da Rieti i Laghi del Salto e del Turano.
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