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temolo

 

MORFOLOGIA

È un pesce di taglia media che raggiunge i 50 cm di lunghezza ed 1 kg di peso.

Presenta un corpo fusiforme ed allungato, ricoperto da squame cicloidi di medie dimensioni disposte in file longitudinali, con il capo relativamente piccolo e appuntito. La bocca, munita di piccoli denti, è piccola e posta in posizione sub terminale con la mascella superiore leggermente più lunga di quella inferiore.

La testa del vomere è provvista di un numero variante, da 6 a 12, di piccoli denti. La prima pinna dorsale (la seconda è quella adiposa), particolarmente alta e larga nel maschio e leggermente ridotta nella femmina, è provvista di numerose macchie nerastre disposte parallelamente in maniera longitudinale; la pinna adiposa è piuttosto grande e, spesso, orlata di rosso mentre le pinne pettorali ventrali e anale sono normalmente sviluppate, la coda, di colore grigio-azzurro, è piuttosto grande e biloba.

Gli studi eseguiti su esemplari appartenenti alle popolazioni italiane permettono di considerare i seguenti valori dei caratteri meristici: 7496 scaglie lungo la linea laterale, con 7-8 file al di sopra e 7-8 al di sotto, 21-29 branchiospine sul primo arco, 6-12 denti sulla testa del vomere.

Il colore della livrea è grigio o sabbia, talvolta con tonalità azzurrine, sul dorso mentre i fianchi, grigiastro-chiari con riflessi argentei, sono percorsi da linee longitudinali più scure, la regione ventrale è bianca con sfumature giallo-arancio.

Nella prima metà del corpo sono presenti 10-20 piccole macchie rotondeggianti nere, disposte in modo irregolare.

La prima pinna dorsale è grigia con sfumature rossastre e violacee, particolarmente evidenti durante il periodo riproduttivo.

Le pinne pettorali, ventrali e anale sono bruno-giallastre. La pinna caudale è grigia. Durante lo stadio giovanile sono evidenti, lungo i fianchi, macchie grigiastre (macchie giovanili o "parr") che scompaiono durante la crescita.

Tra le specie descritte quella che merita particolare menzione è sicuramente il Temolo poiché la sua presenza nelle acque dell'Italia centrale è stata accertata esclusivamente nel fiume Velino.

In considerazione del fatto che la specie è estremamente sensibile agli inquinamenti ed alle alterazioni ambientali non ci è difficile ipotizzare che la buona qualità delle acque ha notevolmente contribuito al discreto successo seguito alla prima immissione effettuata, nel 1975 dall'Amministrazione Provinciale.

Esiste dimorfismo sessuale, i maschi, come detto, hanno le pinne, soprattutto la prima dorsale che nel periodo riproduttivo si borda di rosso, più grandi che nelle femmine.


Per la legge:
- è consentito pescarne fino a 6 esemplari,
- il periodo di chiusura va dal 1 febbraio al 31 marzo,
- la misura minima pescabile è di cm 20.